FBC, BUON PARI A RIONERO

FBC, BUON PARI A RIONERO

Termina a reti bianche il confronto con la Vultur. Nel finale Cilumbriello para un rigore a Schiavino

Dopo la debacle interna contro il Nardo’, il Gravina rialza la testa e conquista un buon punto nella delicata trasferta di Rionero che gli consente di mantenere la vetta della classifica in solitaria. Ancora orfana di Guadalupi e Albano, e con le squalifiche di Lanzolla e Liberio, De Luca si presenta nel piccolo centro lucano con le novità Gomes in difesa, Cerone ad impostare e Fieroni in attacco.

Primo tempo avaro di emozioni e soprattutto caratterizzato dal forte vento che ha condizionato tutta la gara. Da segnalare una buona occasione capitata a metà parziale a Palumbo il cui tiro è terminato alto.

Nella ripresa si infiamma il match con rapidi capovolgimenti da una parte e dall’altra. I gialloblù rientrano sul terreno di gioco più propositivi e sfiorano il vantaggio con Gomes di testa intorno alla mezz’ora. Nel finale, dopo una colossale occasione capitata a Serritella a seguito di un parapiglia in area gravinese, l’episodio chiave di tutto l’incontro: all’88’ Longo accorda un penalty ai locali per presunto fallo di Anaclerio su De Rosa. Sul dischetto va il difensore Schiavino – poco prima autore di un bel colpo di testa – ma il suo tiro è ipnotizzato da Cilumbriello che devia ad una mano.

Prossimo match dei gialloblù sarà domenica 13 novembre per l’attesa sfida casalinga alla Nocerina, uno scontro affascinante contro un team dal glorioso passato.

VULTUR RIONERO – FBC GRAVINA 0-0

VULTUR: Della Luna, Ioio, Pascali, Natiello (Silvestri), Schiavino, Carrieri, Tandara, Lordi, Rabbeni (Serritella), Petagine, De Stefano (De Rosa). All. Sosa. A disp: Landi, Normanno, Di Costanzo, Montenegro, Salvia, Cianci.

FBC GRAVINA: Cilumbriello, Palermo (Mazzilli), Caputo, Gomes, Zammuto, Anaclerio, Presicce (Dimatera), Ngom, Palumbo (Patierno), Cerone, Fieroni. All. De Luca. A disp: Loliva, Chiaradia, Di Cillo, Rotunno, Fanelli, Pirretti.

ARBITRO: Longo di Paola

ASSISTENTI: Caso di Nocera Inferiore e Montagnani di Salerno

AMMONITI: Ioio, Cerone, Zammuto, Palermo, Anaclerio

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